03 gennaio, 2011

Spaghetti e astice (di Amelia Terracciano)

Consigliato per la cena del 24 dicembre E capodanno da fare con l’aiuto delle altre donne gli uomini fuori dalla cucina... che il rito cominci fra vino bianco sorseggiato tra una faccenda e l’altra e a sparlare dei mille amorevoli difetti dei cacciati fuori.... e bimbi che corrono per tutta la casa...

Per 10 persone
• 8 o 10 grossi astici freschi vivi
• 1 kl pomodorini ciliegia o meglio del piennolo
• aglio 
• prezzemolo 
• 1 kl di spaghetti medio-grossi e di qualità
piccoli s’accollano
• peperoncino piccante 
• 1 bicchiere di vino bianco secco catalanesca
• sale grosso per acqua pasta
• Olio extravergine d’oliva il migliore…




Rito …sorry Procedimento: lavate accuratamente i crostacei ,se sono vivi e questa è la parte che mi piace meno infatti delego, calateli ed alzateli un paio di volte nell’acqua in ebollizione messa in precedenza sul fuoco in una pentola dai bordi alti,disponeteli mano mano su di un vassoio possibilmente in ceramica , una volta finito dividete gli astici a metà per la lunghezza sul lato del ventre è più delicato del dorso e fate prima cercando di far cadere il sugo che fuoriesce nel vassoio. In una ampia padella fate imbiondire tre spicchi d’aglio nell'olio, aggiungete gli astici e il sugo colato , fate insaporire per qualche minuto e sfumate col vino bianco sentirete uno sfrigolio chiudete gli occhi ed ispirate il vapore che si innalza caldo ed umido vi porterà dritti nel golfo di Napoli fra suadenti canti di sirene.Adesso un 'assaggio di vino fresco e secco e bianco per me non per la ricetta.hmmmm buono continuiamo… Aggiungete i pomodorini lavati e spezzettati quelli piccoli vanno bene ma quelli del piennolo del Vesuvio sono unici…quel leggero gusto dolceamarognolo leggermente appiccicoso è fatto per accoppiarsi amalgamarsi unirsi con la pasta e i crostacei ..mare e terra ….nettuno e venere il mare che lambisce col suo moto continuo la terra hem ….torniamo a noi…un piccolo accorgimento una manciata lasciatela intera e mettetela dopo aver rigirato gli astici danno colore sapore e bellezza al piatto , il peperoncino piccante se vi piace…ma senza che senso ha….dice una nota canzone, aggiustate di sale e fate cuocere a fuoco lento e con il coperchio, rigirateli con delicatezza all’inizio però s’insaporiscono meglio. Lessate gli spaghetti in abbondante acqua bollente e salata, scolateli al dente ed uniteli al sugo dopo aver tolto i crostacei , fate insaporire e servite in un capiente vassoio di ceramica ovale disponendo tutta la pasta al centro e gli astici intorno e sopra ...si ! una vera opera d’arte …aggiungendo per ogni piatto una metà di astice e del prezzemolo fresco spezzettato. se si è astemie far portare il vassoio alla donna più forte ed importante della famiglia ,le cuoche sono quelle che ridono di più senza motivo …la catalanesca scende che è un piacere e sale dopo un po direttamente alla testa e poi ridiscende lentamente nelle gambe ….ne basta davvero poco vulcanico vino… dolce secco e diabolico….e per il bene e la salvaguardia dei denti non dimenticate le pinze o lo schiaccianoci per ogni banchettante…le chele si mangiano con le mani….
che spettacolo incantevole gli schizzi i rumori..le mani grondanti di succo rosso…per me questa scena rappresenta il natale nel più vero senso del termine tutti insieme felici scomposti come tanti bambini di più dei bambini, il cibo profano agnostico , libero linguaggio universale … il rito sacro dell’unione della fraternità della gioia ,il cibo..la vita…l’amore…
Questa dovrebbe essere l’essenza delle feste per tutti …..astice o vongole che sia…. 
Auguri di cuore...♥
Vino consigliato: bianco secco tipo Greco di Tufo o meglio ancora Catalanesca del Vesuvio unico fresco di frigo e con spicchio di limone.

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